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Ricerca Clinica 2009-2012 nel progetto ADHD-sythe

 Nell'ambito del progetto ADHD-sythe, ci proponiamo di valutare nuovi strumenti diagnostici basati 1) su immagini funzionali ovvero 2) su biomarker immunitari. 1) Stiamo programmando esperimenti clinici di functional imaging che si avvalgono sia della classica risonanza magnetica (MR); si potrebbe inoltre valutare l'utilità di un agevole ma potente strumento, basato sulla NEAR-INFRARED (NIR) OPTICAL TOPOGRAPHY; 2) Sono in corso esperimenti per validare un nuovo kit diagnostico. Alla base di tale idea si trova l'evidenza che il gene DAT è coinvolto nella patogenesi della ADHD. Questi obiettivi possono essere "seguiti in diretta" (in inglese).  


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Non molti lo sanno, ma sta emergendo sempre più forte l'idea di un contributo auto-immune alla neuro-psichiatria. Perchè il cervello, con i suoi neuroni e le loro sinapsi, dovrebbe iniziare ogni tanto a funzionare male? L'organismo intero e qualunque altro organo del corpo, ha una sua fisiologia in condizioni di salute, poi ogni tanto subentra la malattia e allora il sistema immunitario inizia a combattere; talvolta, esso combatte anche contro il corpo stesso, contro il cosiddetto "self" come nel caso delle allergie e delle malattie auto-immuni (le più note sono i reumatismi, le intolleranze alimentari e la celiachia). Perchè il cervello, o meglio il sistema nervoso che comprende anche i neuroni dell'intestino - di qui le sgradevoli sensazioni psicosomatiche - dovrebbe essere diverso? No, il pensiero più moderno recita che ANCHE nel cervello il sistema immunitario può combattere e sbagliare obbiettivo.

Si dirà che malattie neuro-immuni esistono già, vedi la sclerosi multipla oppure varie encefaliti basate su auto-anticorpi. Ma questa è neurologia, cioè neuroni e sinapsi vengono distrutte, al loro posto rimane una cicatrice. E se invece ci fossero malattie più sottili, dove non si arriva alla distruzione di neuroni e sinapsi, ma solo ad alterazioni anche pesanti della loro funzionalità? Ecco che in una mente apparentemente sana generata da un cervello non deteriorato potrebbero comparire delle "falle" funzionali: dei sintomi di alterazione che ci portano alla psichiatria... "ma quello è matto!"

Se prendiamo la proteina DAT, centralissima per quello che concerne la motivazione, la ricerca delle novità e anche dell'azzardo nelle scelte, e/o del comportamento compulsivo e ritualizzato proprio di talune dipendenze; se la mettiamo ad interagire con un auto-anticorpo che "sbagliandosi" va a combattere contro di lei, ma senza distruggere, otteniamo alterazioni sottili delle motivazioni, delle intenzioni, e degli schemi abitudinari. Noi abbiamo già dimostrato (guarda la specializzazione in PDF della dottoressa Grazia Giana e la pubblicazione del 2014) che si possono misurare i livelli di auto-anticorpo anti-DAT (DAT-aAbs) nel sangue dei bimbi, che questi livelli si innalzano quanto più il bimbo è iperattivo o impulsivo o disattento, e anche che il trattamento farmacologico con il famigerato Ritalin abbatte il titolo auto-anticorpale in quei bimbi in cui il farmaco funziona!

 Ora, essendo giunti a compilare un brevetto su questo, i prossimi passi da compiere in un mondo ideale sarebbero: 1) effettuare ulteriori ricerche per validare ulteriormente il kit diagnostico; 2) diffondere l'informazione circa l'utilità che la popolazione pediatrica sia sottoposta ad uno screening circa il titolo DAT-aAbs come marker diagnostico / prognostico per la ADHD e le sue sequele in età adulta; c) produrre e distribuire il kit per scopi clinici, ma anche per ulteriori ricerche precliniche. Dicevo "in un mondo ideale" proprio perchè riuscire in tutto questo implica uno sforzo sovrumano per poche persone armate solo di buona volontà. 

   Walter ADRIANI, Tesoriere di EMMAweb |

 


CONCLUSO - Programma di Lavoro per il triennio 2009-12, nell'ambito del progetto "ADHD-sythe". Puoi seguirne qui sotto la cronistoria.

 Dicembre 2012 - si sono ufficialmente concluse le attività del  progetto "ADHD-sythe".

 Luglio 2011 - AGGIORNAMENTO circa i progressi in campo clinico-diagnostico.

La dottoranda Emilia Romano (BCN-ISS) insieme alla specializzanda Grazia Giana (NPI-PTV) stanno valutando tutto il protocollo dell'ELISA-kit per eliminare fonti di errore. Circa la procedura di titolazione, presso BCN-ISS svolgeremo la prossima prova verosimilmente entro luglio: le misure dovrebbero essere completate entro settembre 2011.
Si potrebbe procedere ad un ulteriore controllo dei campioni sinora raccolti (48 pazienti) anche con un kit diagnostico disponibile commercialmente, cioè un kit diretto contro marker noti, i quali potrebbero avere una qualche relazione con sintomi ADHD. Ad esempio, visto che le malattie della tiroide sono spesso invocate per spiegare almeno in parte la ADHD, si potrebbero saggiare marker tiroidei. Il dr W Adriani chiede alla dr.ssa MC Profirio : "Nella vostra esperienza clinica, c'e' qualche marker di questo tipo che varrebbe la pena esplorare nei Vs pazienti ?"  


 Giugno 2010 - Si è svolto un incontro presso NPI-PTV, per fare "il punto" circa il reclutamento dei pazienti per lo studio clinico.

A tutt'oggi risultano arruolati 23 pazienti. In genere, 1/3 di questi soltanto viene destinato al trattamento con Ritalin (decisione presa nel giro di 1-2 mesi dal primo arrivo). Il trattamento di per sè è in genere efficace, con visibile miglioramento nel giro di 2-3 settimane, ma 1/3 circa dei soggetti non risponde ( = non mostra miglioramento in seguito a Ritalin). Ad oggi, il gruppo di trattati ma non-responder al Ritalin si puo' stimare consti di 2-3 unità (1/9 del totale) : Si tratta pertanto del gruppo che funge da fattore limitante. Se idealmente si volesse giungere a circa 15 pazienti, bisognerebbe QUINTUPLICARE la casistica ad oggi e questo è impensabile senza coinvolgere almeno un secondo Centro.

Lo schema sperimentale ad oggi è così disegnato:     

Group I: ADHD patients without prior medication (after 1st arrival).

 Si tratta dei campioni di "BASELINE" = prelievi effettuati in seguito a diagnosi di ADHD e successivo arruolamento (con firma del consenso informato). (n=23)   

Group II: ADHD patients (seen again) after 1 month under therapy (drug medication vs other approaches).

 Si tratta dei campioni di "POST TREATMENT" = prelievi effettuati in seguito a 6 settimane di trattamento (con Ritalin oppure Altro). Come detto, questo gruppo si sfiocca in tre: RR = Ritalin responder; NR o RN = Ritalin non responder; AT = altra terapia non farmacologica (psicoanalitica, comportamentale, assistenza alle famiglie, ecc.). Il gruppo RR si stima in 2/9 dei soggetti arruolati (stima attualmente pari a n=5). Il gruppo RN/NR (che si stima in 1/9 del totale degli arruolati, n = 2-3 unità) non puo' essere mantenuto in condizioni di inefficacia del Ritalin troppo a lungo : in un caso si è giunti sino a 2 mesi, poi è evidente che ragioni etiche impongono di sospendere il Ritalin e provare un'altra terapia. Perciò si è deciso di collocare a 6 settimane, e non oltre, il  prelievo da effettuarsi POST TREATMENT. Infine, il gruppo AT si stima in 2/3 del totale. Alcuni pazienti ADHD migliorano anche dopo degli approcci di tipo non farmacologico (psicoanalitico, comportamentale, assistenza alle famiglie, ecc.). Risulta interessante misurare il nostro biomarker di interesse in tali soggetti, per valutare se esso correli con i sintomi in sè (a prescindere dal farmaco) o col farmaco in sè (a prescindere dai sintomi). Anche in questo caso, in seguito a 6 settimane di approccio terapeutico alternativo al Ritalin, nel caso il soggetto abbia mostrato miglioramento viene effettuato il prelievo POST TREATMENT. Se invece il soggetto non ha trovato giovamento, va da se che verra' assegnato al trattamento con Ritalin, rientrando pertanto nel gruppo RR oppure RN/NR.   


Aprile 2010 - Per quanto riguarda le acquisizioni RM, e' necessario posticiparle a settembre perche' ad agosto verrà aggiornato il sistema RM: siccome cambiano praticamente tutto l'impianto (dalla catena RF ai gradienti alle coils alle sequenze), non sarebbe poi possibile fare i confronti in follow-up ne' tanto meno mescolare popolazioni. Purtroppo questo intervento tecnico inevitabilmente comporta un ritardo, ma dopo l'estate 2010 il sistema RM sara' piu' performante. Durante l'estate 2010, il dr Masi e la dr.ssa Millepiedi selezioneranno i pazienti da un punto di vista clinico, e con le caratteristiche adatte  a fare l'esame RM (eta', assenza di controindicazioni alla RM, disponibilita' dei genitori, collaborazione attentiva etc etc...). Quindi, solo a partire da settembre 2010 si potrà iniziare a reclutare pazienti.


Febbraio 2010 - Con la preziosa supervisione del dr PANEI, in ISS, si sta provando ad allargare sia il bacino di provenienza dei campioni, aggiungendo altri centri italiani oltre al NPI-PTV, sia l'elenco degli endpoints, aggiungendo alla validazione del kit anche uno screening genetico.

dr Maschietto @ SanDonà di Piave
dr Zuddas @ Cagliari
dr Masi @ Pisa

dr Curatolo @ Roma TorVergata

Ecco l'elenco degli altri Centri che potrebbero essere coinvolti :
dr Gagliano @ Messina
dr Margari @ Bari
dr Russo @ Acireale
dr Scabar @ Trieste
dr Molteni @ Lecco

Stiamo pensando di organizzare una riunione con tutti i centri interessati. 


Gennaio 2010 - è partito il progetto originario "ADHD-sythe" il quale prevede solo un centro ( NPI-PTV ) e solo un parametro nel kit. Il progetto prevede:
 

Group I: ADHD patients without prior medication (after 1st arrival).

Group II: ADHD patients (seen again) after 1 month under medication.

Group III: Clinically healthy children.

Per quanto riguarda il terzo gruppo, sarebbe possibilmente utile convincere, ad arruolarsi, anche dei fratelli SANI dei bambini ADHD che sono in cura. In questo modo, sarebbe possibile avere un gruppo di controllo "sano" il quale condividerebbe col gruppo dei "malati" almeno il fattore genetico della familiarita' ... 

 
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