Torino

Il "cervello in fuga" resta a Parigi: tutta colpa di una svista del ministero

Ricercatrice cuneese fa ricorso: esclusa per errore dal bando Montalcini

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Anche Olivia Caramello avrebbe voluto tornare in Italia a fare ricerca. Classe 1984, specializzata in logica matematica, originaria di Vicoforte Mondovì, nel Cuneese, laureata all'Università di Torino e dal 2006 cittadina del mondo, perché il suo lavoro l'ha portata a Cambridge, all'Istituto Max Planck di Bonn, l'Ihes (l'Istituto di alti studi scientifici) di Parigi e ora all'Università di Parigi VII. Sperava di rientrare grazie al programma Levi-Montalcini, che mira a dare un posto nelle università italiane ai cervelli in fuga.

Non succederà: "C'è stato un errore. Uno dei tre "referee" anonimi chiamato dal Comitato a valutare la mia domanda ha affermato nel suo giudizio che non avevo alcuna pubblicazione su riviste scientifiche negli ultimi 2 anni. Ai tempi risultavano ben sei miei articoli in quel periodo, di cui uno era persino allegato alla mia domanda ", racconta la ricercatrice, che sta curando un progetto sui ponti che collegano le diverse discipline della matematica.
 
La svista le è costata cara: il suo punteggio finale è stato abbassato di almeno dieci punti e Olivia Caramello è risultata essere la prima esclusa tra i matematici nella graduatoria del ministero. "Appena sono usciti i risultati ho subito chiesto una rettifica", spiega la matematica.

La risposta del Miur? "È arrivata dopo diverse settimane. In pratica, riconoscevano implicitamente l'errore ma affermavano che comunque non aveva inciso sul giudizio finale. Un discorso insostenibile, perché per effetto dello schema di valutazione, la correzione mi avrebbe automaticamente assicurato un posto tra i vincitori del concorso, perché la graduatoria della mia macroarea è stata interamente determinata dalla somma algebrica dei punteggi assegnata dai 'referee'".

Ma la svista non è l'unico problema: "Il Comitato, che peraltro non comprendeva alcun matematico o fisico, non ha espresso alcuna motivazione scientifica sulle sue deliberazioni, si è limitato a prendere atto dei punteggi. Il Miur avrebbe dovuto controllare meglio la procedura", dice Olivia Caramello.
 
La ricercatrice ha fatto ricorso al Consiglio di Stato e intanto nota fenomeni curiosi: "Mi sono passati davanti candidati con curriculum molto inferiori, senza neppure l'abilitazione a diventare professore di seconda fascia che io invece ho dal 2013". Uno di loro è stato appena respinto dal dipartimento di Scienze Matematiche del Politecnico di Torino.
 
Lei avrebbe sfruttato il programma Levi-Montalcini per spostare le sue ricerche a Milano o in altri atenei italiani, comunque non a Torino. In attesa dell'esito del ricorso, continuerà il suo progetto di ricerca in Francia: "Ho una borsa Marie Curie all'Università di Parigi VII. Prevede una fase di rientro di sei mesi che spenderò comunque nel capoluogo lombardo. Poi probabilmente ritornerò all'estero".
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